perchè avevo avuto un sano confronto con Mitka e Gekina in merito ai "fantastici" metodi di accoglienza e gestione delle partorienti negli ospedali del FVG. Io ho partorito la mia piccola nel 2009, in quel di Udine e non sono ancora riuscita a dimenticare un minuto di quel pomeriggio. Si dice che il dolore si dimentica... fortunatamente quello non l'ho praticamente assaggiato. Udine in fatto di anestesiti ed epidurale è "all'avanguardia"! In 24 ore di travaglio, metà indotto con prostaglandine e metà con ossitocina, devo dire che non sono stata assitita sul lato analgesia: DI PIU'!! Ma l'accoglienza ... l'assistenza.... un disastro su tutti i fronti! E' stato un orrore, non era come immaginavo e ancora meno come desideravo (seppur va detto e ammesso che sul parto c'è poco da desiderare... le variabili sono infinite). La mia patussa alla mercè di medici e giovani ostetriche. Una, non lo dimenticherò credo mai, sarà stata almeno un ora con le dita nella mia vagina, incitandomi a spingere! "Dai che vedo la testa! E' mora!!" Alla 20 ora di spingi spingi un pochino mi ero pure stufata di spingere, infatti quando è iniziato il premito invece di spingere trattenevo.... Ero cotta marcia. Sorvoliamo poi sulle fantastiche sale travaglio del Santa MAria della Misericordia, 3 lettini per stanza, ovvero 3 madri urlanti per stanza separate fra di loro soltanto da... delle fantastiche tendine azzurre o rosa (viva la fantasia!). Al momento di entrare con le mie tremanti gambe in sala parto, decidono di darmi una mano, naturalmente non in senso letterario. Nessuno di loro ha avuto la delicatezza di stringermi la mano e aiutarmi a spingere. Mio marito, come un ebete, relegato a tenermi la testa, e loro (avete letto bene: LORO) tra medici e infermiere e ostetriche e specializzandi sarò stata circondata da almeno 20 persone....
mi sentivo una marionetta. E lo sono stata. Complice la stanchezza. Taglio del perineo (tanto signora lei ha fatto l'epidurale non si può lamentare) e via con la ventosa. Qualcuno mi stava spiegando cosa combinavano li sotto? Nooooo, e perché mai??? Prima spinta, una specializzanda (ricordo ancora nome e cognome - sappilo brutta carogna acida) mi "appoggia delicatamente" il suo gomito da camionista sullo stomaco e spinge! Ho urlato credo come la posseduta dell'Esorcista! Ero senza fiato! Mio marito, in quel momento si è risvegliato dal suo torpore li ha minacciati urlando dall'alto del suo 1,90 di altezza e con i suoi 120 kg in muscoli e panzotta! Seconda spinta: "signora ora spingo di nuovo, spinga anche lei così la bimba esce". Un altro urlo alla Esorcista e la bimba esce. In due nano secondi sapriscono tutti, bimba compresa che mio marito pedina come un segugio.
Un miliardo di punti, una cicatrice che ancora oggi mi impedisce di averi rapporti completi soddisfacenti con mio marito ma.. tanta voglia di avere un altra bimba (o bimbo). Soltanto che... che faccio? Udine di nuovo? Mi hanno raccontato che le cose non sono affatto cambiate, anzi! E ancora oggi non promuovono l'allattamento e il rooming in! Latisana? Na parlano tutti tanto bene! San Daniele? Uhm... pareri contrastanti!!
Insomma, non sono di TS e non ho partorito al Burlo ma stimo e ammiro questa iniziativa! Su Udine nessuna ha il coraggio di parlare!
Eppure una fantastica neonatologa-pediatra, non friulana, mi ha sempre detto che dobbiamo avere il coraggio di denunciare subito queste ingiustizie e soprattutto di non farci mettere i piedi in testa!
Ale
